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Cosa mettiamo nel piatto – la piramide alimentare

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Sapere cosa mangiare ogni giorno è una sfida tra salvaguardare il portafoglio, dati i prezzi in costante aumento e proteggere la salute, date le truffe alimentari che imperversano.

La prima cosa da fare è imparare a riconoscere la qualità ed evitare di rincorrere le sirene tentatrici della pubblicità, il più delle volte ingannevole. Saper leggere le etichette e in particolar modo la provenienza, prediligere sempre prodotti italiani, dato che all’estero oltre ad esserci meno controlli si fa più uso di fitosanitari nelle produzioni agricole. Fitosanitari che servono per proteggere e conservare i vegetali ma che spesso possono essere tossici per l’uomo.

Dopo aver fatto i dovuti controlli e accertati della qualità si pone il problema di cosa mettere nel piatto?

Per far questo ci affidiamo alla piramide alimentare.

 

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Come si può vedere FRUTTA e VERDURA sono alla base, quindi il gruppo di alimenti da consumare in maggiore quantità. Sono alimenti a basso valore energetico, composti soprattutto da acqua e fibre, in più contengono buone quantità di vitamine, sali minerali e antiossidanti fondamentali per la salute dell’organismo.

Sono 5 le porzioni di frutta e verdura raccomandate ogni giorno, corrispondenti a 3 frutti medi e 1/2 kg di ortaggi.

Poi troviamo i CEREALI che costituiscono il secondo gradino della piramide, nella versione mediterranea sono consigliate, per una dieta media, da 1 a 5 porzioni tutti i giorni, scegliendo tra pasta, riso, pane o altri cereali preferibilmente integrali.

Nel terzo livello si collocano i CONDIMENTI che comprendono in genere i grassi di origine animale e gli oli prodotti con frutti e semi. I grassi da condimento sono una fonte energetica indispensabile per l’organismo, facilitano l’assorbimento delle vitamine A, D, E, K e contengono gli acidi grassi essenziali della famiglia Omega-3 e Omega-6 che proteggono dalle malattie cardiovascolari. Attenzione però non tutti i grassi sono uguali, occorre sempre privilegiare l’olio extravergine di oliva, componente essenziale della dieta mediterranea e ricco di vitamine e antiossidanti.

Salendo nella piramide troviamo il LATTE e i suoi derivati. Il latte è l’alimento base per la crescita ed il suo consumo è raccomandato ad ogni età.

Lo yogurt e tutte le varietà di formaggio, fresco o stagionato, sono prodotti che derivano dal latte e sono fonti importanti di calcio e vitamine. Ma mentre per latte ed yogurt è consigliato un consumo quotidiano, per i formaggi, ricchi di grassi saturi, il suggerimento è di non superare le 4 volte a settimana. Un’indicazione in più per limitare l’incremento della percentuale di colesterolo nel sangue, senza rinunciare all’apporto di calcio, è di preferire il latte ed i suoi derivati a ridotto contenuto di grasso.

Il quinto gradino della piramide accomuna CARNE, PESCE, UOVA e LEGUMI, le fonti animali e vegetali di proteine indispensabili per il funzionamento del nostro organismo. Ricche di ferro, vitamine e minerali, hanno un ruolo fondamentale nell’equilibrio alimentare ma non bisogna abusarne e soprattutto bisogna variarne il consumo. Per fare una dieta equilibrata si consiglia di alternare: la carne non più di 4 volte a settimana, preferendo la carne bianca, pollo e tacchino, alla carne rossa, ricca di grassi saturi nemici del cuore e del colesterolo e limitare ad una volta a settimana i salumi, rischiosi anche per l’alto contenuto di sale. Le uova sono consigliate 2/4 volte la settimana, mentre per il pesce, crostacei e molluschi l’indicazione è di consumarne almeno 2 porzioni a settimana, con una preferenza per il pesce azzurro ricco di Omega-3. Una buona alternativa è costituita dai legumi: il suggerimento è di metterli in tavola almeno 2 volte alla settimana. Sono ricchi di fibre ed efficaci nella protezione da malattie come il diabete, il tumore e i problemi vascolari.

Al vertice della piramide si trovano gli alimenti che non sono indispensabili e devono essere consumati occasionalmente e in quantità moderate, non più di una porzione al giorno. Sono i DOLCIUMI e gli SNACK caratterizzati da un elevato apporto calorico e dall’assenza, o la presenza in quantità trascurabili di vitamine e minerali

Infine troviamo le BEVANDE, dall’acqua alle bibite, dalle bevande alcooliche al thè e caffè. Ognuno ha caratteristiche diverse e una differente collocazione nella piramide. L’acqua è fondamentale per una corretta attività dell’organismo, aiuta la funzionalità renale, il consiglio è di bere almeno 1 litro e mezzo oppure 2 al giorno. Le bevande alcooliche, come vino e birra, sono invece da consumare con moderazione. Attenzione anche alle bibite ricche di calorie ma vuote di elementi nutrizionali ed alle bevande eccitanti, un consumo eccessivo può favorire l’insorgere di alcune patologie.

 

 

Falagoni (calzoni lucani)

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Questi calzoni ripieni di verdure (in dialetto detti falaoni) sono tipici della zona del Pollino.

Si prestano per essere preparati in occasione di scampagnate o gite in montagna.

La tradizione voleva che venissero preparati nel periodo pasquale, anche se adesso vengono fatti in ogni occasione. Si possono farcire con bietole, porri ma sono altrettanto saporiti nella versione dolce con la ricotta. Inoltre molti li fanno anche con patate e cipolle. Quindi si prestano ad una ricca varietà di farciture, a proprio piacimento.

Analizziamo come preparare la sfoglia, all’interno poi ognuno li può farcire in base ai propri gusti.

INGREDIENTI:

  • 1 kg di farina
  • 3/4 uova (dipende dalla grandezza)
  • 100 ml di olio (oppure 100 g di sugna)
  • un cucchiaino di sale

Procedimento:

Disporre la farina a fontana sulla spianatoia. Mettere gli ingredienti al centro e mescolare il tutto fino ad ottenere un panetto elastico. Se è troppo duro si può aggiungere un po’ d’acqua, oppure in alternativa del vino o qualsiasi liquore che sia abbastanza alcoolico. Avvolgerlo con della pellicola da cucina e lasciarlo riposare un’oretta.

Nel frattempo passiamo a preparare la farcitura.

Stendere l’impasto con un matterello oppure utilizzando la macchina per la pasta. Ottenere una sfoglia molto sottile, circa 2/3 mm. Tagliare dei cerchi di diametro 15/20 cm, utilizzando anche un piattino. Distribuire il ripieno su metà di ogni cerchio, chiudere con l’altra metà sigillando bene i bordi girandoli verso l’interno, in modo da non far uscire il ripieno.

Spennellare i calzoni con l’uovo sbattuto insieme ad un goccio di latte. Punzecchiare  con una forchetta la superficie e infornare a 180° in forno preriscaldato per circa una mezz’ora. Chiaramente il tempo di cottura può variare in base al forno, l’importante è che siano ben dorate.

Aromi o spezie?

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Che differenza c’è tra aromi e spezie?

Gli aromi, meglio dette erbe aromatiche, sono le parti verdi delle piante e solitamente vengono usate appena colte in quanto ne conferiscono appunto un particolare aroma ai piatti a cui vengono aggiunte. Si possono trovare anche essiccate ma, in tal caso, si perde la fragranza caratteristica. Il processo di essiccazione può essere utile solo per conservarle più a lungo.

Al contrario le spezie sono delle parti diverse della pianta e, per poter estrarre le loro proprietà, necessitano di procedimenti e lavorazioni particolari.

Mentre i primi possono essere utilizzati a crudo, per le spezie si ottengono migliori risultati con la cottura.

Vengono utilizzate molto spesso in cucina per insaporire il cibo, appunto per aromatizzare, aggiustare, modificare il gusto di una pietanza, per renderla più gradevole al gusto.

Le ERBE AROMATICHE più utilizzate nella nostra cucina sono: il basilico, la salvia, il prezzemolo, la menta, il timo, l’aneto ed altri ancora, in base ai gusti personali.

La particolarità delle SPEZIE, invece, è quella di dare più gusto ad un piatto, per rafforzarne il sapore. Generalmente le troviamo sotto forma di bacche, semi o radici che, come detto in precedenza, necessitano di lavorazioni e trattamenti particolari per essere utilizzate. Come per esempio: la cannella si ottiene essiccando gli arbusti, i chiodi di garofano sono i boccioli dello stesso fiore essiccato ed il pepe viene prodotto dal frutto acerbo della pianta di pepe sbollentati ed essiccati. Queste sono le spezie più utilizzate nella nostra cucina. Poi ce ne sono tante altre che provengono dai paesi europei e che sono entrate anche nell’uso comune della nostra tavola, come lo zafferano che adesso viene coltivato anche in Italia e la paprika che viene dai paesi dell’Est.

La confusione tra le due specie si genera perché entrambe, a volte, conferiscono sia profumo che sapore alle pietanze indifferentemente.

Non hanno controindicazioni in quanto non aumentano l’apporto calorico ai piatti, anzi, possono essere aggiunte anche per insaporire al posto del sale, specialmente per chi ha problemi di ipertensione.

Dalle nostre parti, in Basilicata, viene molto utilizzata una spezia simile alla paprika, il peperoncino in polvere. Arricchisce molti piatti ed oltre ad esaltarne il sapore, conferisce alle pietanze quella colorazione rosso porpora. Inoltre quando è essiccato può essere aggiunto nei sott’olio, per conservarli più a lungo ed evitare che si formi il botulino.

 

 

Ciambotta lucana

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Un piatto dell’antica tradizione lucana e di facile realizzazione. Veniva considerato un piatto povero in quanto si utilizzava quello che l’orto offriva, ovvero solo verdure come la tradizione povera consentiva.

È un piatto ottimo sia come contorno ma anche come piatto unico, data la varietà di modi in cui viene preparato. Chiaramente più è ricco di ingredienti più possiamo sostituirlo ad un piatto unico. Quello che viene descritto qui è a base di verdure essiccate

INGREDIENTI:

  • Zucca essiccata
  • Pomodori secchi
  • Peperoni cruschi

Far rinvenire la zucca e i peperoni mettendoli a bagno in acqua tiepida oppure semplicemente scaldandoli in acqua fino ad ebollizione per qualche minuto.

Scolare e sminuzzare le verdure grossolanamente. Far soffriggere l’olio con uno spicchio d’aglio in un padella. Aggiungere prima la zucca e farla appassire, poi mettere i peperoni cruschi e quando le verdure sono ben amalgamate aggiungere i pomodori secchi. Girare continuamente fino a quando il tutto è ben legato a formare la ciambotta.

Chiaramente la quantità delle verdure è in base a quello che dovete preparare.

Un consiglio per chi vuole fare le verdure essiccate in maniera tradizionale (come raffigurate nella foto)

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L’essiccazione è una delle tecniche più antiche di conservazione. Togliendo l’acqua ad un elemento se ne rallenta il deterioramento, conservando il prodotto  più a lungo possibile.

Il metodo più tradizionale è con il sole, anche se oggigiorno si possono utilizzare anche dei metodi più moderni: con l’essiccatore elettrico, con il microonde o con il forno, anche molto più veloci.

Per quanto riguarda la zucca pulirla della buccia e svuotarla dei semi, ricavare in senso orizzontale dei cerchi che disporrete in un bastone, coprire con una garza e mettere al sole fino a completa disidratazione.

Invece per i pomodori basta spaccarli a metà, disporli su una spianatoia, coprirli sempre con un velo di garza e farli essiccare al sole.

Per quello che riguarda i peperoni, invece vengono confezionate delle “serte”, cioè delle ghirlande con le verdure, raccolti al massimo della maturazione, infilzando i piccioli con l’ago e lo spago. Le ghirlande sì fatte vengono esposte al sole e grazie alla loro polpa sottile si essiccano rapidamente.

Cioccolata fondente, croce e delizia!

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Chi rinuncerebbe ad una tavoletta di cioccolata? Penso nessuno, sarà il peccato di gola più frequente tra i tanti. Però poi ci poniamo mille problemi: fa ingrassare? fa aumentare la glicemia? fa bene o fa male? Come tutte le cose è importante non eccedere, lo dicono tutti i medici, e vale per qualsiasi cosa mangiamo.

Per anni è stato demonizzato per il suo alto contenuto in calorie, ma con il tempo è stato rivalutato, anzi addirittura può avere effetti benefici oltre che sulla nostra salute anche sulla nostra bellezza.

Per prima cosa analizziamo le varietà: dal cioccolato al latte a quello fondente, da quello bianco a quello aromatizzato in vari modi. Ce ne sono infinite varietà, per tutti i gusti. Ma quello per eccellenza e che si dica abbia effetti benefici è quello FONDENTE. Una tavoletta di cioccolata fondente è ricca di elementi molto importanti quali  FERRO, MAGNESIO, MANGANESE e RAME, ma anche POTASSIO, SELENIO ed altri ancora. Tali presenze variano a seconda della percentuale di cacao e quello migliore deve essere tra il 75% e il 95% di cacao, ovvero più è amara la cioccolata e più fa bene.

Sarà sicuramente più salutare di molte merendine, ricche di grassi dannosi all’organismo, però attenzione alle dosi non bisogna mai eccedere, il fatto che sia salutare non vuol dire che ne possiamo mangiare in grandi quantità, ma sempre con moderazione. Attenzione poi agli orari in cui ci facciamo prendere dalla tentazione, molti medici consigliano mai dopo le 17.00 e ancor di più mai dopo cena. A quel punto sarebbe un peccato di gola che andrebbe a creare più danni che benefici.

Analizziamo tutti gli effetti benefici sulla nostra salute:

  • combatte i radicali liberi, imputati nell’invecchiamento cellulare e nell’avvento di patologie tumorali
  • la presenza di alcune sostanze, dette flavonoidi, apportano effetti benefici sul cuore, in quanto tendono ad abbassare la pressione sanguigna, e migliorano il flusso sanguigno apportando benefici anche al cervello
  • migliora il sistema cardio-circolatorio in quanto, rendendo più fluido il sangue, si evita la formazione di coaguli, di conseguenza si riduce il rischio di ictus
  • aiuta la memoria e la concentrazione
  • per la presenza di alcuni acidi carbossilici, addirittura ha un effetto normalizzante sul colesterolo, aumentando il colesterolo buono (HDL)
  • potrebbe essere considerato un anti-depressivo in quanto aiuta a sollevare l’umore e farebbe addirittura passare il mal di testa

Gli effetti benefici sulla nostra bellezza:

  • non favorisce la carie, come fanno molti alimenti ricchi di zucchero, in quanto la presenza di alcune sostanze rallentano l’accumulo di placca ed hanno la capacità di riparare lo smalto
  • può portare anche dei benefici alla pelle, non come si pensava una volta che addirittura favorisse l’insorgenza dell’acne
  • in alcuni centri estetici fanno persino trattamenti di bellezza con creme a base di cioccolata fondente

Quindi, senza generalizzare, cerchiamo di prendere qualsiasi notizia con le dovute cautele. Fidiamoci del parere di alcuni nutrizionisti che consigliano di mangiarne 6-7 g al giorno per avere dei benefici, sempre se non si è in presenza di patologie particolarmente serie.

 

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Elogio dell’imperfezione