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Cannoli siciliani

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I cannoli siciliani sono il dolce per eccellenza, insieme alla cassata, della pasticceria siciliana.

“Come per tutti i miti anche la storia del cannolo si perde nella leggenda. Di sicuro c’è soltanto che questo dolce ha origini antiche e veniva preparato in occasione del carnevale. Il suo nome poi deriva dalle canne di fiume: era attorno a queste che fino a pochi decenni fa si usava arrotolare la pasta per dare forma alla cialda. Il dolce, comunque, sarebbe nato a Caltanissetta da un’antica ricetta romana poi reinterpretata da pasticceri arabi. Alcuni sostengono che siano state le suore di un convento di clausura della città a preparare i primi cannoli. Qualunque sia la sua storia ora il cannolo è una vera e propria bandiera siciliana, riconosciuto e inserito nella lista dei prodotti PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) dal Ministero.”

INGREDIENTI (dose per circa 80 cialde)

  • 800 g di farina
  • 100 g di zucchero
  • 100 g di strutto (o burro)
  • 3 uova intere e 1 tuorlo
  • 50 ml di cognac (o marsala)
  • Vino

RIPIENO

  • Ricotta
  • Zucchero
  • Vanillina
  • Scaglie o gocce di cioccolata

PROCEDIMENTO

Mettere su di una spianatoia la farina a fontana e aggiungere gli ingredienti al suo interno, impastare con il vino fino ad ottenere un panetto non troppo duro. Non appena è diventato uniforme prendere la palla così ottenuta, avvolgerla nella pellicola e farlo riposare in frigo per circa un’oretta.

Preparare la crema mescolando lo zucchero con la ricotta in quantità quasi uguali, regolarsi in base alla consistenza della ricotta, se non dovesse risultare molto cremosa passare il tutto con un setaccino. Aggiungere un pizzico di vanillina e alla fine mettere la cioccolata.

Una vota riposato l’impasto tirare la sfoglia con un mattarello fino ad ottenere uno spessore di 2-3 mm (se si usa la macchina della pasta posizionare lo spessore a 5). Tagliare le forme utilizzando un piattino rotondo del diametro di 10-15 cm, in base alla grandezza desiderata, oppure si può realizzare una forma con la carta da forno tagliando un rombo dai bordi arrotondati. Disporre le forme sulle canne unendo i bordi con l’albume sbattuto.

Friggere in olio abbondante e appena cominciano a cuocersi sfilare attentamente le canne e far finire di cuocere, altrimenti possono rimanere crudi all’interno. Sono cotti appena si formano le bolle e sono ben dorati. Far raffreddare e conservarli al chiuso per non farli ammorbire.

Riempire le cialde così ottenute con la crema di ricotta e decorare con una ciliegina o scaglie di pistacchi.

Si consiglia di riempirli al momento o poco prima di consumarli per assaporare la croccantezza della cialda, perché se passa molto tempo si ammorbidiscono con la crema all’interno.

 

Agnello di pasta reale

 

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La pasta reale o pasta di mandorle  è un dolce fatto a base di mandorle tritate, attraverso le quali si ottiene un composto con cui si realizzano dolci tipici della cucina tradizionale siciliana, sarda e pugliese, in particolare salentina. In Sicilia la pasta reale o pasta di mandorle è molto utilizzata per realizzare dolci tradizionali, dai “dolci dei morti” come la frutta martorana, alle paste di mandorle, la cassata siciliana, o l’agnello pasquale.

La pasta di mandorla ha origine nel Medioevo presso il Monastero Benedettino fondato dai nobili Goffredo ed Eloisa di Martorana, accanto alla Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio a Palermo. Qui, le monache erano famose per la preparazione di dolci a base di pasta di mandorla, chiamata anche pasta reale in quanto si dice che la sua prelibatezza fosse degna di un re. Negli anni, essa venne arricchita utilizzando ingredienti che sbarcavano in Sicilia tramite le diverse dominazioni che si susseguirono, quella araba e normanna.

Una delle tante leggende legate a questa tradizione.

INGREDIENTI

  • 1 kg farina di mandorle
  • 700 g zucchero
  • 250 ml di acqua
  • pistacchi (se si fa con il ripieno)

PROCEDIMENTO

Far bollire in una casseruola l’acqua con lo zucchero. Quando lo zucchero si è sciolto completamente, togliere dal fuoco e versare la farina di mandorle mescolando di continuo. Appena l’impasto si stacca dalle pareti della pentola vuol dire che è pronto.

Mettere su una spianatoia per farlo raffreddare e disporre nelle formine.

Se si vuole fare con il ripieno al pistacchio usare la stessa procedura delle mandorle, avendo l’accortezza di non usare i pistacchi tostati, immergerli nell’acqua bollente e togliere la pelle, dopodiché far asciugare, a questo punto frullarli a farina e mescolare con lo zucchero.

Dopo che si è data la forma desiderata decorare a piacere.

 

Pastiera napoletana

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La pastiera napoletana è un dolce tipico delle festività pasquali fatto con una base di pasta frolla ed un ripieno di crema fatta con grano e ricotta, aromatizzata con aroma di fior d’arancio e cannella, alla quale si possono aggiungere anche i canditi. Comunque, come per tutte le ricette, ci sono le varianti, secondo i propri gusti, rispetto alla ricetta classica. Ad esempio c’è chi aggiunge la crema pasticcera al ripieno; c’è chi invece non gradisce il grano, che malgrado cotto rimane croccante, e si può optare a frullarlo oppure tritarne la metà e lasciare l’altra metà in chicchi. Questa è la mia versione senza canditi.

INGREDIENTI

PASTA FROLLA

  • 350 g di farina
  • 5 cucchiai di zucchero
  • 100 g di burro
  • 2 uova
  • una bustina di lievito per dolci
  • un pizzico di sale

RIPIENO

  • 1/2 kg di ricotta
  • 1/2 kg di grano
  • 300 g di zucchero
  • 4 uova
  • 300 ml di latte
  • un cucchiaio di burro
  • una bustina di vanillina
  • una fialetta d’aroma di fior d’arancio
  • cannella

PROCEDIMENTO

Preparare il ripieno facendo bollire il grano nel latte con l’aggiunta del burro. Se si usa quello precotto il procedimento risulta più veloce, basta estrarlo dal barattolo e lavarlo dall’acqua di conservazione, altrimenti quello crudo va cotto anticipatamente per almeno due ore e poi scolato. Una volta cotto il grano fare raffreddare e nel frattempo preparare la ricotta con lo zucchero, farla riposare in modo tale che si sciolga lo zucchero. Aggiungere poi il grano, ormai freddo, aromatizzare con la vanillina, un poco di cannella ed iniziare ad aggiungere le uova, uno per volta. Consiglio di regolarsi, in base anche alla grandezza delle uova, se conviene aumentare o diminuire la quantità, in base alla cremosità del ripieno. Infine mettere l’aroma fior d’arancio e mescolare bene. Far riposare per amalgamare gli aromi.

Preparare la pasta frolla mescolando tutti insieme gli ingredienti formando un panetto morbido.

Far riposare il panetto due ore in frigo.

Stendere con il mattarello una sfoglia di 1/2 cm e rivestire una teglia dai bordi alti, coprendo anche i bordi. Versare il ripieno e decorare con le strisce, come per le crostate.

Mettere in forno a 180° almeno per due ore. Chiaramente controllare e se appare troppo dorata alla superficie coprire con un foglio di carta di alluminio. I tempi di cottura dipendono molto dal tipo di forno che stiamo usando.

Lasciate raffreddare e spolverizzate con zucchero a velo.

Paste di mandorle

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Questi dolcetti sono tipici della pasticceria siciliana, sono molto facili da realizzare, basta individuare la consistenza dell’impasto. Sono molto buoni e si possono decorare in vari modi, in base ai propri gusti, con ciliegine candite, con mandorle, ma anche con pinoli o con un chicco di caffè. Si conservano per diversi giorni mantenendosi sempre morbidi e profumati. Di conseguenza si possono preparare in anticipo e in grande quantità.

INGREDIENTI

  • 1/2 kg di mandorle pelate
  • 350 g di zucchero a velo
  • 150 g di albume
  • 40 g di miele
  • fialetta di aroma di mandorla

PROCEDIMENTO

Frullare le mandorle insieme allo zucchero fino a farle diventare a farina. Lo zucchero serve per assorbire l’olio che viene fuori dalle mandorle. In alternativa si può usare direttamente la farina di mandorle.

Mescolare tutti insieme gli ingredienti alla farina ottenuta, amalgamando bene il tutto, aggiungendo l’albume poco alla volta, in base a quello che prende la farina. L’impasto non deve venire troppo morbido, altrimenti si afflosciano una volta nel forno. Quindi la quantità degli albumi è indicativa. Aggiungere qualche goccia di aroma di mandorla.

Mettete il composto così ottenuto all’interno di una tasca da pasticcere con bocchetta a stella non troppo piccola (per rendere più facile la fuoriuscita dell’impasto).

Disponete i pasticcini direttamente sulla teglia, rivestita da carta da forno. Formare tanti ciuffetti dove al centro, come decorazione, potete mettere una ciliegina, una mandorla, pinoli oppure un chicco di caffè.

Mettere in forno già caldo a 180° per 10 – 15 minuti, dipende molto dal forno che utilizzate. Bisogna stare molto attenti ai tempi di cottura in quanto i pasticcini raffreddando si induriscono. Quindi basta che siano dorati fuori, anche se sono ancora morbidi, dato che raffreddandosi si ottiene la giusta consistenza.

Si consiglia di metterne in forno solo una piccola quantità per calibrare così i tempi di cottura e la temperatura giusta.

Questi pasticcini hanno la caratteristica di mantenersi a lungo se vengono conservati in una scatola di latta.