RICETTE

Cotolette di melanzane

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Un antipasto o un secondo sfizioso, veloce da preparare e a seconda dei gusti lo si può cuocere al forno ma anche fritto, a seconda se a prepararlo sia un salutista o chi ama una cucina più ricca. Comunque in entrambi i modi vi assicuro che sono buonissime, se vi avanzano si gustano anche fredde, il giorno dopo.

INGREDIENTI (per 4 persone)

  • 2 melanzane
  • pangrattato
  • sale, olio evo

PROCEDIMENTO

Sbucciate le melanzane, tagliatele a fette spesse 1/2 cm, disponetele in un piatto e cospargete di sale per eliminare l’acqua di vegetazione. Fate riposare un paio di ore.

Sciacquate per eliminare il sale e asciugatele bene con carta assorbente. Bagnare le fette nell’olio e poi passatele nel pangrattato. Premete con le mani per far sì che il pangrattato aderisca bene alle fette.

Foderate con carta da forno una tortiera abbastanza grande oppure la placca da forno e disponetele sopra, in alternativa friggete in olio bollente.

Se preferite il forno, preriscaldate a 180° e infornate per circa 1/2 ora. I tempi e la temperatura possono variare a seconda del forno che utilizzate.

Conchiglioni ripieni

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Può sembrare un piatto molto elaborato ma è di semplice preparazione. Inoltre i conchiglioni, sono un formato di pasta, che si prestano ad essere riempiti con qualsiasi farcitura, in base ai propri gusti. Secondo me questa farcia è molto delicata ed essendo priva di carni, può andare bene anche per i vegetariani (evitando il prosciutto). Sono ottimi lo stesso!

INGREDIENTI

  • 500 g di ricotta
  • 2 zucchine medie
  • 1 fetta di prosciutto cotto tagliata spessa (circa 100g)
  • Scamorza
  • Formaggio grattugiato
  • Salsa di pomodoro fresco

PROCEDIMENTO

Grattugiare grossolanamente le zucchine e farle saltare in padella con un cucchiaio di olio. Rendere a crema la ricotta aggiungendo, se è troppo dura, un po’ di latte. Una volta pronte le zucchine mescolarle insieme, aggiungendo il prosciutto tagliato a dadini e la scamorza (può andare bene qualsiasi formaggio fresco, purché sia dolce) anch’essa tagliata a pezzetti. Aggiustare di sale e mettere anche un cucchiaio di formaggio grattugiato. Il ripieno deve essere molto cremoso ma non liquido, altrimenti fuoriesce dai conchiglioni durante la cottura.

Lessare i conchiglioni a poco più di metà cottura, poi viene completata nel forno. Considerate un 7 conchiglioni a testa, quindi le dosi del ripieno vanno bene per 4 persone. Scolateli bene in modo che non ci sia acqua all’interno.

Ungere una pirofila, riempire i conchiglioni e disporli all’interno, uno vicino all’altro. Coprire con il sugo un po’ più liquido, all’occorrenza diluirlo o con un po’ di latte o con della besciamella, come si preferisce. Spargere del formaggio grattugiato sulla superficie e mettere in forno preriscaldato a 200° per circa un’ora. Chiaramente il tempo e la temperatura possono variare in funzione del vostro forno, oppure a seconda se usate la funzione ventilato o statico. Considerate che con la funzione ventilato la cottura è più veloce e rischiano di abbrustolirsi in superficie. Si consiglia di usare nella prima mezz’ora il ventilato e poi passare alla funzione statico.

Servire tiepidi e se vi sembrano troppo asciutti aggiungere un po’ di sugo dopo aver fatto le porzioni.

Agnello di pasta reale

 

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La pasta reale o pasta di mandorle  è un dolce fatto a base di mandorle tritate, attraverso le quali si ottiene un composto con cui si realizzano dolci tipici della cucina tradizionale siciliana, sarda e pugliese, in particolare salentina. In Sicilia la pasta reale o pasta di mandorle è molto utilizzata per realizzare dolci tradizionali, dai “dolci dei morti” come la frutta martorana, alle paste di mandorle, la cassata siciliana, o l’agnello pasquale.

La pasta di mandorla ha origine nel Medioevo presso il Monastero Benedettino fondato dai nobili Goffredo ed Eloisa di Martorana, accanto alla Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio a Palermo. Qui, le monache erano famose per la preparazione di dolci a base di pasta di mandorla, chiamata anche pasta reale in quanto si dice che la sua prelibatezza fosse degna di un re. Negli anni, essa venne arricchita utilizzando ingredienti che sbarcavano in Sicilia tramite le diverse dominazioni che si susseguirono, quella araba e normanna.

Una delle tante leggende legate a questa tradizione.

INGREDIENTI

  • 1 kg farina di mandorle
  • 700 g zucchero
  • 250 ml di acqua
  • pistacchi (se si fa con il ripieno)

PROCEDIMENTO

Far bollire in una casseruola l’acqua con lo zucchero. Quando lo zucchero si è sciolto completamente, togliere dal fuoco e versare la farina di mandorle mescolando di continuo. Appena l’impasto si stacca dalle pareti della pentola vuol dire che è pronto.

Mettere su una spianatoia per farlo raffreddare e disporre nelle formine.

Se si vuole fare con il ripieno al pistacchio usare la stessa procedura delle mandorle, avendo l’accortezza di non usare i pistacchi tostati, immergerli nell’acqua bollente e togliere la pelle, dopodiché far asciugare, a questo punto frullarli a farina e mescolare con lo zucchero.

Dopo che si è data la forma desiderata decorare a piacere.

 

Pastiera napoletana

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La pastiera napoletana è un dolce tipico delle festività pasquali fatto con una base di pasta frolla ed un ripieno di crema fatta con grano e ricotta, aromatizzata con aroma di fior d’arancio e cannella, alla quale si possono aggiungere anche i canditi. Comunque, come per tutte le ricette, ci sono le varianti, secondo i propri gusti, rispetto alla ricetta classica. Ad esempio c’è chi aggiunge la crema pasticcera al ripieno; c’è chi invece non gradisce il grano, che malgrado cotto rimane croccante, e si può optare a frullarlo oppure tritarne la metà e lasciare l’altra metà in chicchi. Questa è la mia versione senza canditi.

INGREDIENTI

PASTA FROLLA

  • 350 g di farina
  • 5 cucchiai di zucchero
  • 100 g di burro
  • 2 uova
  • una bustina di lievito per dolci
  • un pizzico di sale

RIPIENO

  • 1/2 kg di ricotta
  • 1/2 kg di grano
  • 300 g di zucchero
  • 4 uova
  • 300 ml di latte
  • un cucchiaio di burro
  • una bustina di vanillina
  • una fialetta d’aroma di fior d’arancio
  • cannella

PROCEDIMENTO

Preparare il ripieno facendo bollire il grano nel latte con l’aggiunta del burro. Se si usa quello precotto il procedimento risulta più veloce, basta estrarlo dal barattolo e lavarlo dall’acqua di conservazione, altrimenti quello crudo va cotto anticipatamente per almeno due ore e poi scolato. Una volta cotto il grano fare raffreddare e nel frattempo preparare la ricotta con lo zucchero, farla riposare in modo tale che si sciolga lo zucchero. Aggiungere poi il grano, ormai freddo, aromatizzare con la vanillina, un poco di cannella ed iniziare ad aggiungere le uova, uno per volta. Consiglio di regolarsi, in base anche alla grandezza delle uova, se conviene aumentare o diminuire la quantità, in base alla cremosità del ripieno. Infine mettere l’aroma fior d’arancio e mescolare bene. Far riposare per amalgamare gli aromi.

Preparare la pasta frolla mescolando tutti insieme gli ingredienti formando un panetto morbido.

Far riposare il panetto due ore in frigo.

Stendere con il mattarello una sfoglia di 1/2 cm e rivestire una teglia dai bordi alti, coprendo anche i bordi. Versare il ripieno e decorare con le strisce, come per le crostate.

Mettere in forno a 180° almeno per due ore. Chiaramente controllare e se appare troppo dorata alla superficie coprire con un foglio di carta di alluminio. I tempi di cottura dipendono molto dal tipo di forno che stiamo usando.

Lasciate raffreddare e spolverizzate con zucchero a velo.

Paste di mandorle

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Questi dolcetti sono tipici della pasticceria siciliana, sono molto facili da realizzare, basta individuare la consistenza dell’impasto. Sono molto buoni e si possono decorare in vari modi, in base ai propri gusti, con ciliegine candite, con mandorle, ma anche con pinoli o con un chicco di caffè. Si conservano per diversi giorni mantenendosi sempre morbidi e profumati. Di conseguenza si possono preparare in anticipo e in grande quantità.

INGREDIENTI

  • 1/2 kg di mandorle pelate
  • 350 g di zucchero a velo
  • 150 g di albume
  • 40 g di miele
  • fialetta di aroma di mandorla

PROCEDIMENTO

Frullare le mandorle insieme allo zucchero fino a farle diventare a farina. Lo zucchero serve per assorbire l’olio che viene fuori dalle mandorle. In alternativa si può usare direttamente la farina di mandorle.

Mescolare tutti insieme gli ingredienti alla farina ottenuta, amalgamando bene il tutto, aggiungendo l’albume poco alla volta, in base a quello che prende la farina. L’impasto non deve venire troppo morbido, altrimenti si afflosciano una volta nel forno. Quindi la quantità degli albumi è indicativa. Aggiungere qualche goccia di aroma di mandorla.

Mettete il composto così ottenuto all’interno di una tasca da pasticcere con bocchetta a stella non troppo piccola (per rendere più facile la fuoriuscita dell’impasto).

Disponete i pasticcini direttamente sulla teglia, rivestita da carta da forno. Formare tanti ciuffetti dove al centro, come decorazione, potete mettere una ciliegina, una mandorla, pinoli oppure un chicco di caffè.

Mettere in forno già caldo a 180° per 10 – 15 minuti, dipende molto dal forno che utilizzate. Bisogna stare molto attenti ai tempi di cottura in quanto i pasticcini raffreddando si induriscono. Quindi basta che siano dorati fuori, anche se sono ancora morbidi, dato che raffreddandosi si ottiene la giusta consistenza.

Si consiglia di metterne in forno solo una piccola quantità per calibrare così i tempi di cottura e la temperatura giusta.

Questi pasticcini hanno la caratteristica di mantenersi a lungo se vengono conservati in una scatola di latta.