DISCUSSIONE

Uso dello smartphone nelle scuole

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Visto che in questi giorni se ne è parlato tanto dell’eventuale introduzione, ovvero dell’utilizzo dello smartphone in classe a scopi didattici, visto che abbiamo sentito cosa ne pensano professori ed alunni, ma come tutte le cose si nota una netta divisione tra favorevoli e contrari, sarei curiosa di sapere il parere dei genitori che a quanto pare non sono stati presi in considerazione dalla stampa. Non è una novità il fatto che i ragazzi lo portino già in classe , vuoi per una tranquillità del genitore, vuoi perché ormai è di uso comune fin dall’adolescenza, anche se in alcune scuole c’è l’obbligo di consegnarlo ai professori perché considerato un mezzo di distrazione. La proposta del ministro Fedeli ha destato non poco scalpore suscitando molte opinioni a riguardo. C’è chi sostiene che potrebbe essere uno strumento utile di apprendimento, veicolando la formazione attraverso un mezzo già familiare ai giovanissimi, altri che possa essere, invece, fattore di distrazione degli studenti in un’età molto sensibile, altri ancora che ne possano rallentare i processi dello sviluppo della memoria. Ma dato che molte scuole sono dotate di lavagne elettroniche collegate ad internet che necessità c’è di questa riforma, secondo me non considerata prettamente necessaria. Una possibile soluzione potrebbe essere di dotare le classi di tablet comuni, senza applicazioni “social”, ma con dentro libri di testo e applicazioni per l’interazione con il docente in modo tale da  affiancare e potenziare la didattica tradizionale della scuola.

È chiaro che, qualora tale riforma dovesse essere approvata, dovrebbe essere ben regolamentata altrimenti se ne potrebbe fare un uso improprio, in quanto i giovani non sono in grado di autocontrollarsi.

Il mio blog

scansione0001 Non vorrei dilungarmi a parlare di me, semplicemente bastano tre parole: ribelle, coerente e molto razionale. La prerogativa maggiore è che cerco di trasmettere positività alle persone che mi circondano, in qualunque situazione ci si trova. Sono sicura che riuscirò a farlo anche con voi. Non lasciatevi ingannare dalla foto, non sono molto sportiva. Abbigliamento normale per andare in montagna, il paesello in cui vivo ne è circondato. Anche se di gran lunga preferirei il mare. Mah, pazienza bisogna accontantarsi. Qualcuno si starà chiedendo il significato del nome del mio blog. Tutti voi conoscete Rita Levi Montalcini, è il titolo che questa grandissima donna ha dato alla sua autobiografia che ho letto con una curiosità indescrivibile, lei è il mio mito e rappresenta il mio primo sogno da ragazza quando ero ancora una studentessa, appassionata dalle materie scientifiche, e pensavo di dare anch’io una mano alla ricerca. Ma siccome ho sempre avuto i piedi per terra e viviamo in Italia è rimasto un sogno irrealizzabile. Certo non avevo la presunzione di essere come lei, nel mio piccolo ci volevo provare. Ma la vita ti riserva sempre delle sorprese e poi non voglio annoiarvi con le mie vicissitudini. Quindi anche io, così come tante persone, siamo imperfetti e sono qui a mettermi in gioco con la mia imperfezione. Sono sempre stata convinta che nessuno è perfetto, anche colui che fortemente vuole farvi credere il contrario, statene certi che nel suo profondo avrà il suo piccolo difetto che prima o poi verrà fuori.