Come ridurre i consumi degli elettrodomestici

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Nelle nostre case si consuma moltissimo, non solo per il riscaldamento, ma anche per l’energia elettrica. Eppure non sempre siamo a conoscenza di quanto possano influire, sui nostri costi, le abitudini quotidiane dei nostri apparati elettrici. In effetti sono pochi gli apparecchi che, se non usati correttamente, possono far lievitare la bolletta. Quelli più imputati e di uso quasi frequenti sono lo scaldabagno e il ferro per stirare. In compenso però si possono utilizzare le lampadine a risparmio energetico che hanno un consumo 5 volte inferiore e durano 8 volte di più delle vecchie lampadine ad incandescenza.

Optare per un consumo intelligente significa innanzitutto scoprire come ridurre i consumi degli apparecchi più dispendiosi: sapere di più aiuta a risparmiare senza rinunciare al benessere né ai vantaggi offerti dall’utilizzo degli elettrodomestici. Moltissimo si può fare proprio a partire dalla scelta e da un uso corretto.

Quando acquistiamo un elettrodomestico, una delle cose a cui bisogna fare attenzione è l’etichetta energetica. Si tratta di uno strumento fondamentale, che ci permette di valutare i consumi e l’efficienza dell’apparecchio. Appare come una serie di frecce di lunghezza crescente, ognuna di colore diverso, a ciascuna è associata una lettera dell’alfabeto: la lunghezza delle frecce indica il variare dei consumi, perciò più la freccia è lunga, più l’apparecchio consuma.

Fino a qualche tempo fa, la classe migliore era la A. Da un po’ di tempo è in uso una nuova classificazione che premia gli apparecchi più virtuosi attraverso l’attribuzione di classi superiore alla A: A+, A++, A+++. Non si tratta di inutili sottigliezze: la differenza tra due elettrodomestici di classi differenti non è minima. Nel caso di un frigo, passando dalla classe A alla A+ si può risparmiare il 30% dei consumi (circa 90 kWh, pari a 16€ l’anno); mentre una lavastoviglie A+++ permette un risparmio addirittura del 50%. Classificazione che diventa importante nel caso di elettrodomestici molto “energivori”, come i condizionatori, i forni elettrici e le asciugabiancheria.

Quando acquistiamo un prodotto l’etichetta deve essere posizionata ben in vista davanti o sopra l’elettrodomestico esposto. Insieme al materiale informativo (o al catalogo) deve essere allegata una scheda particolareggiata. Ogni apparecchio deve essere dotato anche di una documentazione completa che, oltre alle notizie già descritte dall’etichetta, dia avvertenze dettagliate sugli aspetti tecnici nel loro complesso.

Poi non deve mancare la garanzia europea, con le relative spiegazioni, dove deve essere indicata la rete dei concessionari autorizzati dalla casa madre oppure dei centri autorizzati a fornire assistenza. Tale garanzia dura 2 anni dal momento dell’acquisto di qualsiasi prodotto ed in caso di malfunzionamento il consumatore ha diritto alla scelta fra le seguenti alternative:

  • riparazione gratuita del prodotto difettoso
  • cambio dell’oggetto difettoso
  • riduzione del prezzo pagato
  • risoluzione del contratto e restituzione dell’oggetto

La durata biennale della garanzia però è riconosciuta solo ai privati; se il prodotto acquistato viene fatturato ad un’azienda, la garanzia è valida solamente per la durata di 1 anno.

Come ridurre i consumi degli elettrodomesticiultima modifica: 2017-11-19T11:15:43+01:00da rosanotaro
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